Il pubblico del Festival di Berlino si è potuto divertire con Nord, commedia norvegese inserita nella sezione "Panorama". L’opera scandinava ha incantato grazie la sua contagiante ironia, all'umorismo quasi surreale e alla profondità degli sguardi dei suoi protagonisti (tutti davvero fuori dal comune).
"Nord" è la storia di un viaggio anticonvenzionale. Jomar lavora per un impianto sciistico ed è appena uscito da un lungo periodo di depressione causato da una delusione amorosa. Quando il suo migliore amico, reo di avergli rubato la fidanzata, bussa alla sua porta e gli confessa di aver cresciuto suo figlio per quattro anni, Jomar decide di andarlo a conoscere ed intraprende un lungo viaggio verso il nord della Norvegia. Le sorprese si susseguono senza sosta. Jomar è disorientato, accecato dalla bianca neve del paesaggio, cos' come lo spettatore. Il protagonista punta verso il nord del paese, effettuando il percorso prima su una motoslitta, poi su un paio di sci. E’ il suo cuore che lo muove verso la meta e sono gli strani personaggi che incontra che gli fanno comprendere l’obiettivo del suo viaggio. Una ragazza che si ribella alla propria nonna, un giovane che ama ubriacarsi mettendo ovatta imbevuta di alcool sulla testa, un anziano che vive in una tenda aspettando che i ghiacci si sciolgano con la primavera e che la motoslitta che ha legata alla sua gamba lo trascini a morire nelle gelide acque di un lago. Ognuno rappresenta una tappa del viaggio dell’anima di Jomar.
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